LEGNO PREZZI PAZZI 2022

LEGNO PREZZI PAZZI 2022

Cosa sta succedendo al prezzo di legno e materie prime?

L’aumento dei prezzi DI QUESTI PRIMI MESI DEL 2022 riguarda in generale tutte le materie prime: dall’acciaio all’alluminio, dalle materie plastiche al (purtroppo) legno. Questi aumenti, iniziati l’autunno scorso, appaiono decisamente fuori da qualsiasi normale variazione e al momento non danno alcun segno di volersi fermare. A questi si aggiungono poi, ulteriori rincari, per esempio, su pellet, vernici e pvc causati dalla crisi Ucraina.

Il problema purtroppo non sembra di rapida risoluzione, poiché non è riconducibile solo alla pandemia da covid, ma i fattori che hanno scatenato questo aumento di prezzi sono molteplici.

Prezzo del legno fuori controllo da settembre 2020

Volendo dare da subito alcuni dati concreti, non possiamo non partire da un grafico impressionante che riguarda la Germania. Da maggio 2020 (in piena pandemia e contrazione per il settore dei legnami da costruzione) a maggio 2021, a parità di m³ di materiale acquistato si è passati da un costo di 250 $ a 1500 $. Più del quintuplo.

Alcuni dati nel dettaglio

LEGNO PREZZI PAZZI 2022

Le cause di un mercato fuori controllo

Le cause di questi prezzi pazzi sono molteplici e non imputabili esclusivamente al covid. Anzi, proprio l’assommarsi di varie problematiche nello stesso periodo è il motivo per il quale ci troviamo ad analizzare questi dati, che necessitano risposte forti e tempestive.

In primo luogo Cina e USA da mesi acquistano sempre più legno da opera in Europa, specie abete e larice, potendo tra l’altro meglio sostenere gli aumenti di prezzo in corso. La crescente richiesta ha al suo interno altre con-cause, in una sorta di effetto domino. USA e Cina pare siano usciti prima e meglio dalla crisi sanitaria e hanno visto una precoce e robusta ripresa economica. Settore edilizio incluso. Tale ripresa ha bisogno di materie prime, che i due paesi comprano appunto da noi.

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Le cause interne all’Europa

A questi fattori va aggiunto un terzo. La Germania nei 15 anni precedenti aveva aumentato notevolmente la produzione di legname, con conseguente ampliamento dei complessi di produzione. Proprio nell’ultimo periodo, però, la stessa Germania ha iniziato a ridurre il taglio di legno, con ritorno sui valori precedenti al boom. Ciò sia a causa della pandemia, sia di un problema simile a quello che sta ora affrontando il Canada. La differenza è che in Germania, così come in Austria e nord Italia,

Un quarto fattore è l’espansione dell’edilizia sostenibile nel nostro paese, legata almeno in parte al bonus del 110%. I dati parlano di un contenuto +2,5% nel 2011, che nel 2018 era diventato un più sostenuto + 7,5% e che è ulteriormente cresciuto nell’ultimo periodo.

La falegnameria Di Martino cercherà il più possibile di contenere i costi derivati dall’aumento della materia prima per questo 2022, guardando con fiducia ad un assestamento del mercato mondiale.