Cos’è il bonus mobili 2021? A chi è rivolto?
Il bonus mobili 2021 è un ulteriore sconto fiscale concesso a chi usufruisce della detrazione 50% per interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente a destinazione abitativa. Si può avere per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo degli immobili ristrutturati.
Lo sconto IRPEF è sempre del 50% ed è ripartito in 10 rate annuali di pari importo. L’importo massimo su cui si può applicare la detrazione per questo 2021 è di 16.000 euro per ciascuna unità immobiliare in cui si effettuano i lavori, prima era 10.000 euro.
In virtù della proroga stabilita dall’ultima Legge di Bilancio, le spese detraibili sono quelle effettuate entro il 31 dicembre 2021, mentre i lavori edilizi devono essere stati iniziati dopo il primo gennaio 2020.
Ciò significa che se inizi i lavori anche nel 2021 e successivamente acquisti i mobili, puoi usufruire del bonus.
Non esiste un termine ultimo entro cui effettuare l’acquisto dopo l’ultimazione dei lavori, a eccezione della data di scadenza dell’agevolazione.
Quali lavori permettono di usufruire del bonus mobili?
I lavori che consentono di usufruire del bonus mobili sono i seguenti:
• manutenzione ordinaria (unicamente sulle parti comuni di edifici condominiali)
• manutenzione straordinaria
• ristrutturazione edilizia
• restauro e risanamento conservativo.
In caso di lavori condominiali, il bonus può essere utilizzato unicamente per l’acquisto di mobili destinati all’arredo di parti comuni, come l’alloggio del portiere, l’androne, il cortile, ecc., e non per gli appartamenti privati.
Con la circolare n. 7/E del 27 aprile 2018 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus spetta anche se i lavori per i quali si richiede la detrazione sono effettuati su una pertinenza, anche accatastata separatamente. Pertanto, se ad esempio ristrutturi il box auto, puoi avere il bonus per l’acquisto dei mobili per la casa di cui è pertinenza.
Bonus mobili in caso di frazionamento immobiliare
Un altro chiarimento dell’Agenzia delle Entrate ha riguardato il godimento del bonus in caso di frazionamento immobiliare.
Il Fisco ha ricordato che il tetto massimo di spesa si calcola considerando il numero di unità immobiliari di partenza.
In un intervento di frazionamento immobiliare si parte da un unico appartamento, per suddividerlo in due o più unità.
Pertanto, indipendentemente dal numero di unità finali, per un frazionamento si potrà godere della detrazione solo su una spesa di 16.000 euro, anche se i mobili acquistati potranno arredare tutti gli alloggi ottenuti.
Quali arredi è possibile acquistare con il bonus mobili?
A titolo di esempio l’Agenzia delle Entrate elenca alcuni mobili che possono essere acquistati usufruendo del bonus:
• materassi, letti e comodini
• armadi e cassettiere
• tavoli e sedie
• librerie
• scrivanie
• divani e poltrone
• credenze
• apparecchi di illuminazione.
Sono invece esclusi tende e complementi d’arredo.
I mobili possono essere di produzione industriale o realizzati su misura da artigiani. Sono detraibili anche le spese di trasporto e montaggio.
Cosa fare per avere il bonus mobili?
Per godere dello sconto fiscale, basta indicare nella dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento i dati catastali dell’immobile interessato e le spese sostenute.
I pagamenti non devono essere fatti per forza con il bonifico parlante, ma si può utilizzare anche un bonifico ordinario. Deve però risultare:
• la causale (la stessa prevista per la detrazione 50%)
• il codice fiscale del beneficiario della detrazione
• il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a cui viene effettuato il pagamento.
Gli acquisti possono essere pagati però anche con carte di credito e carte di debito (bancomat). Non sono ammessi, invece, pagamenti con assegni o in contanti.
Bisogna inoltre conservare alcuni documenti, da esibire in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate:
• ricevuta del bonifico
• ricevuta di avvenuta transazione in caso di pagamento con carte
• fatture di acquisto dei beni.