PREZZI LEGNO 2022, IN AUMENTO

PREZZI LEGNO 2022, IN AUMENTO

PREZZI LEGNO 2022 IN AUMENTO. Il mercato del legno ha subito le conseguenze della difficile situazione economica a livello internazionale, anche a causa del prolungamento della pandemeia da Covid-19 con la variante Omicron, questo si è tradotto concretamente in aumenti sempre maggiori dei prezzi della materia prima, in particolare negli ultimi sei mesi, che hanno condizionato l’intera filiera del legno.

Dal 2020 anno di inizio della pandemia globale l’economia mondiale ha subito un brutto colpo in tutti i livelli e in tutti i settori, ultimo anche quello del legno ha risentito non tanto del Covid, ma del cro energia.. In questo periodo i flussi commerciali di numerose materie prime, tra cui plastica, acciaio, rame e purtroppo anche il legno.

PREZZI LEGNO 2022, SCORTA DELLE GRANDI POTENZE

In particolare, la Cina è il Paese che mostra i segnali di ripresa più rapidi post pandemia, Il governo di Pechino ha inoltre approvato un Piano quinquennale 2021-2025 che intende aumentare l’importazione di materie prime e di semilavorati; a questo si aggiunge un analogo incremento della domanda proveniente da altri Paesi asiatici come Corea del Sud, Vietnam, Taiwan e Singapore. Insomma, le esportazioni al di fuori dell’Asia sono destinate nei prossimi anni a ridursi ulteriormente in virtù della forte domanda del mercato interno.

Sulla base dei dati disponibili, si è stilata una analisi possibile dell’evoluzione del settore del legno per edilizia. La domanda di legname di conifera a livello mondiale è in continua crescita e già nel 2021 potrebbe superare i 350 milioni di m3, con la sola Cina che nell’anno si attesta sui 70 milioni di m3. A fronte di questo aumento, tuttavia, la produzione europea di segati rimarrà sui livelli attuali, provocando tensioni di mercato e l’impossibilità per molti Paesi di soddisfare la domanda interna.

PREZZI LEGNO 2022, PROBLEMI APPROVVIGIONAMENTO

problemi di approvvigionamento di legname strutturale per la filiera europea sono destinati ad acuirsi anche in virtù delle decisioni prese dalla Russia, che dal 1° gennaio 2022 vieterà le esportazioni di legno tondo (attualmente pari al 12% del commercio globale), e dal continuo aumento dei prezzi dei segati di conifera statunitensi, che hanno toccato i 400-500 euro/m3. La crisi ucraina, con l’invasione da parte della Russia, non ha certo aiutato un mercato già in grosse difficoltà di materia prima.

La Falegnameria DIMartino cercherà di non far ricadere l’aumento delle materie prime sui suoi clienti il più a lungo possibile possibile, mantenendo inalterata la qualità e la professionalità del suo servizio.

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